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Punto della situazione in campo estero per l’Italia e il suo spettro radiotelevisivo

Analizzando solamente il caso della Sicilia, alla riunione del RSPG (Radio Spectrum Policy Group) del 5 Giugno a Bruxelles l’Italia può ritenersi tutto sommato soddisfatta. Secondo questo documento https://circabc.europa.eu/sd/a/667fce5b-016a-406d-8284-4c5fc6275286/RSPG18-025final_progress_report_crossborder.pdf, infatti, non si sono più registrate interferenze a livello televisivo con Malta.

 

Per quanto riguarda la liberazione dei 700 MHz, nell’area collegata alla Sicilia, l’Italia ha richiesto assistenza all’UE per risolvere le problematiche con Tunisia e Libia.

 

1) TUN: l’Italia ha incontrato la Tunisia diverse volte insieme a Malta, ma non sembra possibile firmare un accordo entro la fine di quest’anno.

Con l’e-mail dell’11 ottobre 2017, la Tunisia ha dichiarato che “l’emittente tunisina ha difficoltà ad accettare un 14 strati nella zona esclusiva e la nostra discussione sarà coerente per trovare un compromesso tra noi”.

La Commissione ha fornito assistenza a Malta e Italia per quanto riguarda i negoziati con la Tunisia, durante la riunione svoltasi a Tunisi il 10 maggio. Pertanto, le discussioni sono ora riprese e i progressi sono previsti alla fine dell’estate.

 

2) LBY: un incontro bilaterale si è svolto in Italia il 12 febbraio; dopo tale incontro è stato concordato di firmare un Memorandum d’intesa per corrispondenza postale, ma per il momento si sta aspettando la decisione del rappresentante di firma dell’Autorità libica.

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